MareVendicariRiserva di Vendicari

Instituita nel 1984 dall’allora Ministro dell’agricoltura Filippo Maria Pandolfi, la Riserva di Vendicari nasce con lo scopo di salvaguardare uno degli ecosistemi più importanti della penisola, che vanta nella zona di estremo sud una riserva di inestimabile valore, tanto da un punto naturalistico quanto storico.

Il territorio della riserva, di quasi 1500 ettari, è un alternarsi di coste rocciose e sabbiose, dove la macchia mediterranea fa da padrona, ma l’elemento chiave di questa riserva é la presenza dei “Pantani”; questi bacini acquatici dall’elevata salinità, sono l’habitat ideale per molte specie di uccelli migratori che vi sostano durante il loro viaggio dal continente africano (distante in linea d’aria appena 350km) ai luoghi di nidificazione in Europa. Tra le specie degne d’attenzione troviamo, cicogne, fenicotteri, germani reali, e cavalieri d’Italia. 

Il mese migliore per l’osservazione degli uccelli è senza dubbio Dicembre.

Luoghi d’interesse al suo interno

Centro nevralgico del Mediterraneo la Riserva naturale di Vendicari era considerata “Terra di frontiera”, protagonista di una lunga storia di insediamenti umani.

La riserva inizia con il sito archeologico della città ellenica di Eloro (Heloros in greco), la cui fondazione viene collocata intorno all’ottavo secolo a.C. come prima subcolonia di Siracusa.

La città si affaccia su un piccolo promontorio sul Mar Ionio tra due delle spiagge più belle del litorale: la “Pizzuta”, spiaggia che prende il nome dal monumento funerario sito a pochi kilometri da essa, e la spiaggia di “Eloro”, da dove si possono ammirare parte delle mura antiche della città ed anche il piccolo anfiteatro. Andando più a sud, nei pressi della spiaggia naturista di “Marianelli”, troviamo “Latomie” cave di pietra con le quali fu costruita la città, ed una piccola necropoli.

Sito Bizantino

Ma la cultura ellenica non è l’unica testimonianza presente nel territorio della riserva, nella parte meridionale troviamo il sito Bizantino della “Cittadella dei Maccari” con la sua “Trigona”(ancora in buone condizioni) una cuba bizantina che, come l’architettura tipica del periodo, presenta una pianta quadrata con tre absidi ed un’apertura rivolta ad oriente con lo scopo di catturare i raggi della prima luna primaverile che da inizio al periodo pasquale.

La Tonnara e Torre Sveva

In prossimità del Pantano Roveto, il più grande per estensione (1,24 kmq), troviamo due delle costruzioni più belle e visitate della riserva: La Torre Sveva, costruzione fortificata costruita per volontà del Duca di Noto Pietro di Trastàmara, fratello del Re di Spagna e Sicilia Alfonso V d’Aragona, con lo scopo di segnalare e prevenire le incursioni di pirati ed eventuali nemici nelle campagne delle aree adiacenti; e la Tonnara di Vendicari, costruita nel XVIII secolo e rimasta in funzione ( a fasi alterne) fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Questi edifici sono stati oggetto di un recente restauro volto a preservarne la bellezza. 

La riserva di Vendicari, grazie alle sue bellezze naturali e storiche, é uno dei “Must see” della Sicilia, la cui affluenza turistica è in continuo aumento, andando ad arricchire la già vasta offerta culturale della città di Noto, squisito esempio di arte tardo barocca.

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