Scicli è un paesino dal fascino antico, l’atmosfera che si respira è quella di un luogo unico, caldo, accogliente, ricco di bellezze artistiche e paesaggi oltremodo suggestivi.
Esso sorge su una pianura, dove si incontrano tre valli chiamate “cave”, che sono collocate ai piedi di speroni rocciosi i quali conferiscono alla zona un aspetto pittoresco.
Scicli porta con sé una storia più che millenaria, lo testimoniano i resti archeologici rinvenuti sul territorio che fanno presupporre l’esistenza del paese già tremila anni fa. Il suo passato è stato forgiato dalla dominazione da parte di diverse civiltà, di conseguenza tutta la cultura del posto vanta la contaminazione di diverse tradizioni.
La Scicli antica sorgeva su un colle, il colle di San Matteo, in cui era stato edificato un castello ( di cui ancora oggi è possibile osservarne i resti).
Sotto il dominio degli Arabi, Scicli conobbe un periodo di grande sviluppo, agricolo e commerciale. In seguito, furono i Normanni a liberare il paese dal dominio saraceno. Ad una battaglia tra Normanni e Arabi è legata la leggenda della Madonna delle Milizie, patrona del paese insieme a San Guglielmo e alla quale il paese dedica una delle feste popolari più sentite.
Pian piano la città si trasforma e sorgono i primi nuclei abitativi nella pianura sottostante. Il terremoto del 1693 determinò una forte accelerazione del processo di spostamento della vita degli sciclitani dal colle alla vallata. L’attuale impianto urbano, infatti, deriva dalla ricostruzione del paese, in stile squisitamente tardobarocco, a seguito di questo catastrofico evento che segnò indelebilmente le vite dei siciliani e la sorte della Sicilia sud orientale.
Scicli cominciò ad assumere la struttura topografica attuale intorno al XV secolo.